09/02/2021 - Il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è il migliore d’Italia (classifica di Travelers’ Choice).

L'ASSOCIAZIONE PEDIATRI ITALIANI il 05/06/2023 assegna, per il quindicesimo anno consecutivo, la BANDIERA VERDE a MARINA DI CAMEROTA per le sue spiagge "a misura di bambino".

Per il sesto anno LEGAMBIENTE assegna 5 VELE a MARINA DI CAMEROTA 10/6/2020 - COSTA DEGLI INFRESCHI E DELLA MASSETA: San Giovanni a Piro - Camerota - Palinuro - Pisciotta

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CALA BIANCA si colloca all'ottavo posto tra le dieci più belle spiagge d'Italia (classifica Travelers' Choice Beaches Awards 2017).

Maggio 2022 -  Per il secondo anno consecutivo, Legambiente assegna la BANDIERA BLU alle spiagge di Marina di Camerota

 

GUIDA BLU: Marina di Camerota tra le prime 100 località balneari d'Italia.

LUGLIO 2014Baia Infreschi la spiaggia più bella d'Italia,  ha vinto il concorso La più bella sei tu di Legambiente.

La spiaggia Cala Bianca, Regina dell'estate 2013,  ha vinto nel 2013 il concorso La più bella sei tu di Legambiente.

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Il centro storico

A differenza di altre rinomate località costiere, tutte "moderne" e un po' simili fra loro, Marina di Camerota ha mantenuto intatto l'antico borgo marinaro, che la rende caratteristica e unica nel suo genere, con i suoi vicoli che passano sotto suggestive volte ed arcate e le stradine che proseguono con ponti e scalinate. 

Proprio nei vicoli pulsava la vita e l'economia del paese, basata su attività in parte mantenute vive. Nei vicoli si raccoglievano le ragazze per cucire, rammendare e ricamare. Ricordiamo la battitura del libano, una corda vegetale ottenuta intrecciando un'erba resistente, ma molto tagliente; la lavorazione dei tipici canestri; la conservazione del tonno, delle alici e delle melanzane sott'olio.

Il centro storico, vero cuore della cittadina, è costituito dal fitto susseguirsi di queste stradine, che si incrociano in piazza San Domenico e proseguono fino al lungomare.

La piazza è stata recentemente restaurata utilizzando le pietre originarie, che sono tuttora ben visibili nell'attuale lastricato. 

Molte abitazioni hanno conservato l'architettura tradizionale. Al pianterreno vi era un ambiente unico, dove la famiglia si raccoglieva sia per il desinare, sia per le principali attività quotidiane. Ad ognuno dei piani superiori corrispondeva una grande camera da letto. Nelle grandi case l'acqua piovana veniva raccolta nelle capienti cisterne; il sottoscala era sfruttato come cantina; non mancava la soffitta (che veniva detta "pennata"). 

Sui balconi e sul terrazzo venivano coltivate le piante officinali.